No ai botti di Capodanno - Ogni botto un colpo al cuore

Il periodo delle festività porta inevitabilmente con sé il problema dei botti di Capodanno, usanza obsoleta e dannosa per gli animali e per l’ambiente, ma anche per l’uomo, per i bambini e per i soggetti fragili.

È ormai scientifico che l’esplosione di petardi, botti, fuochi d'artificio e altro materiale esplodente cagioni disagio, stress, reazioni fobiche, finanche morte negli animali domestici e selvatici (volatili, cani, gatti, equidi, etc.). 

Gli animali hanno una diversa percezione dei rumori rispetto all’umano: la rumorosità dovuta alle esplosioni si trova nel range di frequenze in cui l’animale presenta una maggiore sensibilità al suono. Tali valori, che potremmo classificare come semplicemente “fastidiosi” per l’uomo, possono essere percepiti come insopportabili per l’animale che reagisce, dunque, secondo uno o più effetti che vanno ad alterare il suo stato, causando tremore violento, fuga incontrollata, reazioni aggressive violente, sintomi cardiorespiratori intensi

Avremo quindi animali colti da arresto cardiaco, cani e gatti domestici che colti dal terrore fuggono e si perdono mettendo in pericolo sé stessi e l’incolumità pubblica (è noto che animali vaganti e spaventati possano causare incidenti stradali), animali selvatici che vagando disorientati si schiantano contro alberi, muri o cavi elettrici.

Per questo motivo, alcuni comuni italiani che hanno a cuore il benessere animale e la salute dei cittadini emettono specifiche ordinanze per vietare l’utilizzo di petardi e materiale esplodente in concomitanza con i festeggiamenti per il Capodanno, a testimonianza della sempre crescente sensibilità verso la salvaguardia di coloro che, come i bambini, gli anziani e gli animali, rischiano di rimanere feriti o di perdere la vita.

Tutti noi, in qualità di cittadini, abbiamo la facoltà di suggerire al nostro comune di residenza di procedere con un’ordinanza di divieto di utilizzo e vendita di materiali esplodenti e di serrare i controlli in tal senso. Sarà necessario inviare una richiesta scritta tramite mail, pec o raccomandata al sindaco, all’assessore con delega alla tutela animali, a un consigliere sensibile alla tematica e, se presente un ufficio tutela animali.

Ciononostante, l’emissione di un’ordinanza di divieto di botti di Capodanno è solo il primo passo: senza controlli stringenti da parte di polizia locale e forze dell’ordine, le ordinanze comunali restano solo un buon proposito, per cui si rende indispensabile un intervento adeguato e puntuale delle forze dell'ordine e polizia locale.

La tutela dell’ambiente e del benessere animale non sono temi di serie B, bensì questioni cruciali per la vita e il futuro delle città italiane. Il recente intervento sull’articolo 9 della Costituzione Italiana sancisce l’impegno a salvaguardare «l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni», aggiungendo che spetta alla legge dello Stato disciplinare «i modi e le forme di tutela degli animali».